Adeguarsi alle nuove modalità di lavoro.

La mobilità dei dipendenti è sempre più realtà. Strategy Analytics ha effettuato uno studio che rivela l’andamento del numero dei mobile workes di questi ultimi anni. Nel 2016 erano 1,45 miliardi nel mondo, pari al 38,8% della forza lavoro globale, mentre nel 2022 passeranno ad essere 1,87 miliardi, pari al 42,5%.

Questa rapida crescita della mobilità dei dipendenti all’interno degli ambienti lavorativi richiede una strategia efficacie al fine di riuscire di adattarsi al meglio a questi cambiamenti.

L’azienda deve essere attenta alle esigenze dei dipendenti, in particolare in termini di benessere. In un momento dove la digitalizzazione e l’ambiente lavorativo subisce continui cambiamenti, le imprese devono stare al passo. Ottenere ambienti più “agili” per soddisfare i propri dipendenti è la vera sfida. Ma da che parte iniziare?

Maggiore mobilità = maggior benessere

Un’indagine svolta dallo IFOP ha studiato la mobilità professionale dei dipendenti :

La richiesta di mobilità da parte dei dipendenti è diventata essenziale per lo sviluppo di una carriera professionale. Essa è motivata dal salario (59%), dall’equilibrio tra vita professionale e personale (45%) e dalla necessità di cambiare ambiente lavorativo (44%).

Mobilità dei dipendenti: Digitalizzazione e mobile worker

La mobilità dei dipendenti tra innovazione e cambiamenti

Easyvista ha condotto uno studio in cui rivela che il 42% dei dipendenti afferma la probabilità in futuro di lasciare in un’azienda che offre tecnologie insufficienti.

Le imprese devono stare al passo al fine di ottenere ambienti più “agili”. La legge di Cherpion nel 2011 ha dato il via al concetto di mobilità inter-aziendale.

Su base volontaria, è possibile che un dipendente vada a lavorare in un’altra azienda per un determinato periodo.
Il dipendente mantiene ovviamente il contratto di lavoro della sua azienda d’origine e tutti i suoi vantaggi.

Più fluidità nelle modalità di lavoro

La mobilità è espressa anche dal miglioramento delle condizioni di lavoro, che si ha grazie alla digitalizzazione. Avere un ambiente stimolante e ed efficiente sono i due aspetti che contribuiscono al benessere sul lavoro del mobile worker.

Fornire strumenti potenti e offrire la possibilità di connettersi alla rete ovunque, lavorando in remoto attraverso il cloud, fanno parte delle richieste dei dipendenti.

Le aziende devono essere attenti a queste richieste esattamente come nell’evitare i rischi da stress o bornout.

Jean-Claude Delgenes, specialista nella prevenzione dei rischi psicosociali, spiega che i manager devono tener conto del fatto che le capacità lavorative non sono infinite. Il sovraccarico infatti può essere controproducente.

Mobilità dei dipendenti: la risposta ai cambiamenti nel modo di lavorare

L’utilizzo di attrezzature professionali e di qualità è di estrema importanza per garantire allo smart worker la possibilità di lavorare da remoto in modo efficacie.

L’uso di soluzioni per lo smart working e ambienti di lavoro open-space, garantisce il massimo del comfort. Inoltre è percepito in modo estremamente positivo dai dipendenti. La mobilità è espressa anche dal miglioramento delle condizioni di lavoro, che si ha grazie alla digitalizzazione.

Gli spazi di lavoro devono essere organizzati in modo da offrire una maggiore collaborazione tra team. All’intendo del nuovo concetto di ufficio infatti, stanno prendendo piede spazi dedicati alla lettura, ricreazione e svago. Inoltre, sta sparendo la postazione fissa per dar luogo a spazi personali.

Rispondere alle esigenze di mobilità dei dipendenti richiede grande innovazione e flessibilità. Il mondo in cui lavoriamo subisce continui cambiamenti e le aziende devono sapersi adattare. Rsipondere alle esigenze dei dipendenti, ormai sempre più esigenti è diventato fondamentale.

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